Come coltivare le orchidee anche se non hai il pollice verde

La bellezza dell’ambiente interno ed esterno diun’abitazione si valuta anche in base alla presenza di fiori e piante curate e sistemate nel migliore dei modi. Sonosempre più le persone particolarmente attente alla manutenzione delle zoneverdi della propria casa, e quindi anche alla cura di piante e fiori, chenecessitano di una serie di operazioni da svolgere costantemente e con grande capacità. Sono molte le piante chepossono essere coltivate in casa, tutte in grado di conferire all’ambiente queltocco di eleganza e fascino che avvalorano le varie stanze.

Tra le piante più amate ci sono senz’altro le Orchidacee, che appartengonoall’ordine delle Orchidales e che producono le famosissime Orchidee, fiori molto gettonati e presenti all’interno di case,uffici e interni vari. Si tratta di una delle piante più affascinanti innatura, caratterizzate da un incantevole miscugliodi tonalità di colore ma anche da forme e geometrie di incommensurabilebellezza. Proprio per la loro evidente eleganza e per le tante colorazioni cheriescono ad offrire le orchidee, non è affatto raro trovarle come elementodecorativo in diverse situazioni, compreso l’arredamento di appartamenti o cometratto principale di un giardino.

L’apprezzamento nei confronti delle orchidee èelevatissimo praticamente in ogni angolo del globo, anche perchè stiamoparlando di piante erbacee perenni tra le più variegate: sono registrateaddirittura 20.000 specie,raggruppate in 650 generi differenti, la maggior parte originarie delle areetropicali e sub-tropicali dell’Asia e del Sud America, con presenza importanteanche nei Paesi dell’America Centrale. La più conosciuta è probabilmentel’orchidea phalaenopsis, che prende questo nome per la particolarestruttura “a farfalla” del fiore (‘phalaena= farfalla e ‘opsis= simile).

Coltivare le orchidee: dalla scelta al luogo

L’orchidea è un fiore talmente raffinato quanto difficileda trattare. L’orchidacea è una pianta meravigliosa dal punto di vistaestetico, ma anche dalla grandefragilità, ed è per questo che è necessaria un’attenzione enorme nelcurarla e nel coltivarla nella maniera giusta. Troppo spesso accade che dopo leprime fioriture, che lasciano davvero senza fiato, non si riesce più a curare adovere la pianta, impedendole di continuare a produrre le sue meraviglioseorchidee. Come fare, quindi, per garantire alla pianta una vita lunga? Percoltivare le orchidacee bisogna attenersi a delle regole di base che consentono di godere della loro intramontabilebellezza. Per questo, abbiamo creato questa piccola guida per insegnarti acoltivare le orchidee anche se non hai esattamente il pollice verde.

Iniziamo. Già dalla scelta si può capire se riusciremo adoccuparci dell’orchidea nella modalità corretta. Ad esempio, è cosa buona egiusta non orientarsi su un’orchidacea che abbia già visto sbocciare tutti i suoi fiori; meglio invece puntare su una piantaancora piena di boccioli. Inoltre, un altro dettaglio a cui fare attenzione infase di scelta è la zona che si trova al centro della pianta: se notiamo lapresenza di un gambo è meglio non prendere quella orchidacea, perchè di sicuro non crescerà bene e con il passare deltempo anche le cure più amorevoli non saranno più sufficienti. Una volta sceltal’orchidea giusta, bisogna capire quale può essere la collocazione migliore.

Le orchidee hanno assolutamente bisogno di essere poste inun luogo che possa garantire loro la giusta luminosità. La luce è un fattore indispensabile per questesplendide piante erbacee, ma attenzione a non esagerare, specialmente d’estate:nei mesi troppo caldi, infatti, meglio scegliere un posto luminoso ma non totalmente esposto ai raggi delsole, in quanto si può correre il rischio di bruciare le foglie. Ecco perchè sescegliete di mettere le orchidee dietro un vetro, è sempre meglio assicurarsiche sia presente anche una tenda, in modo tale da garantire una sorta diprotezione alla pianta. Nei mesi un po’ più freddi i raggi del sole sonoovviamente meno intensi, e quindi sipuò anche optare per un posizionamento sul davanzale, possibilmente al riparodalle intemperie.

Quale stanza della casa può rivelarsi la più adatta adospitare un’orchidacea? La scelta deve basarsi soprattutto su un’esigenzaclassica di questa pianta erbacea, che non può fare a meno dell’umidità. Eccoperchè può essere una buona idea posizionare le orchidee in cucina, o anche nelle sale da bagno,che sono in genere gli ambienti un po’ più umidi: l’importante è che sia sempregarantita la corretta illuminazione e che la temperatura dell’ambiente non sia mai sotto i 18 gradi e mai sopra i 22.Per facilitare questo obiettivo, tenendo sempre conto che l’aria all’internodell’abitazione tende a diventare secca, è sempre consigliabile garantire alleorchidee i giusti “rifornimenti”: annaffiare con costanza, quindi (in primaverae in estate anche una volta a settimana, ndr), ma anche nebulizzare le foglie un paio di volte al giorno sono le mosseesatte per curare al meglio l’orchidacea.

Terriccio e vaso: dettagli fondamentali per leorchidee

Altri aspetti da tenere assolutamente in conto perassicurare una lunga vita alle nostre orchidee è la scelta del terriccio e anche del vaso più adatto. Ancora prima diinvasare l’orchidacea, bisogna infatti fare molta attenzione alla scelta delterriccio, che non può essere uno qualsiasi. Questa particolare pianta erbaceaha infatti bisogno di un terriccio che faciliti il passaggio dell’aria: va evitato in ogni modo che l’umidità vadaa ristagnare. Meglio optare per un mixporoso, magari aggiungendo elementi come parti di una corteccia,polistirolo e in certi casi anche carbone, a seconda della tipologia diorchidea. Solitamente va per la maggiore ilterriccio a grana sottile, perfetto anche per il rinvaso.

Per la scelta del vaso, il consiglio è di optare per un “forato” per facilitare il drenaggio. Inoltre, dato che le orchidacee sono piante che immagazzinano l’acqua tramite le foglie (probabilmente la parte più importante della pianta, ndr), è necessario tenere conto della lunghezza e della capienza del vaso. Come già accennato, l’orchidea ha bisogno di “vivere” in un ambiente tendenzialmente umido e caldo: una buona idea può essere quella di sistemare il vaso in un sottovaso con della ghiaia. In alternativa si può usare anche dell’argilla espansa. E’ molto importante che le radici non arrivino a contatto diretto con l’acqua e che non si formino ristagni di umidità: la soluzione è bagnare le orchidee con una certa frequenza, come sempre senza “esagerare”.